Roma - Sampdoria 1-1: partita, tabellino e dove vedere gli highlights
Gabbiadini rovina il Natale a Mourinho. I giallorossi pareggiano davanti al proprio pubblico l'ultima partita del 2021. In vantaggio con Shomurodov, vengono ripresi dall'attaccante blucerchiato
La Roma pareggia l’ultima partita del 2021 in casa contro la Sampdoria. La squadra di Mou gioca a ritmi bassi e prevedibile, facilitando il compito alla retroguardia ligure. La scossa viene data nella ripresa, dal solito Zaniolo e al neo entrato Shomurodov. Una volta però trovato il gol, al termine di un’ azione confusa, la Roma si addormenta su calcio piazzato e permette alla Samp sempre rintanata nella propria metà campo di colpire. Natale amaro per Mou e la Roma, ci si aspettava molto di più dopo la bellissima prova di Bergamo.
Verona - Fiorentina 1-1: partita, tabellino e dove vedere gli highlights
Castrovilli, subentrato a inizio ripresa al posto dell'infortunato Bonaventura, ha risposto alla rete siglata al quarto d'ora di gioco da Lasagna. La Fiorentina chiude il 2021 con una serie di 5 risultati utili e sale momentanamente al settimo posto a quota 32 punti
La Fiorentina chiude il 2021 con un pareggio recuperando per la seconda partita di fila da una situazione di svantaggio: 1-1 il risultato del Bentegodi contro l'Hellas Verona. Alla rete dell'1-0 firmata in avvio da Lasagna, ha risposto nel finale un gol di Castrovilli.
Risultato tutto sommato giusto per la partita condotta dai viola che nel primo tempo hanno sofferto il grande dinamismo degli uomini di Tudor, chiudendo meritatamente in svantaggio. Diverso il piglio adottato nella ripresa, quando anche grazie alle sostituzioni (ad eccezione dello sfortunato Saponara, costretto a lasciare il campo anzitempo per la seconda partita di fila, stavolta per infortunio) la formazione gigliata ha cercato con maggiore convinzione il pareggio, ottenendolo col ritrovato Castrovilli.
Verona - Fiorentina 1-1: dove vedere gli highlights
Le immagini salienti di Verona - Fiorentina 1-1 giocata mercoledì 22 dicembre dicembre sono disponibili su Sky Sport
Draghi: "Tampone per chi non ha la terza dose di vaccino". Ipotesi stop ai test rapidi per il green pass
Nella conferenza stampa di fine anno il Presidente del Consiglio ha ricordato come tre quarti dei morti per Covid si registrino tra i non vaccinati. Domani le nuove misure anti omicron: si va verso il taglio del durata del green pass, in valutazione l'estensione dell'obbligo vaccinale
"Domani 23 dicembre il Governo deciderà come reagire alla quarta ondata trainata dalla variante Covid. Alla cabina di regia si discuterà di mascherine anche all'aperto, già oggi previste in caso di grandi assembramenti e dell'uso di mascherine FFp2 in particolare in certi ambienti chiusi. Non è esclusa l'applicazione del tampone per i vaccinati perché c'è un periodo del green pass, in cui la protezione della prima e seconda dose decresce rapidamente e la terza dose non è stata ancora fatta. In questo periodo può essere utile fare un tampone, per capire se si è positivi. Sono sistemi per poter cercare di rallentare la diffusione del virus". Lo ha detto il premier Mario Draghi ricordando che i vaccini restano la migliore difesa e invitando i cittadini a fare la terza dose di immunizzazione: "Il vaccino funziona anche contro le varianti, tre quarti dei morti sono non vaccinati".
Il dato sui decessi citato da Draghi è sbagliato, tuttavia il messaggio di fondo no. Resta evidente la differenza tra vaccinati e non, sia per decessi che per ricoveri in terapia intensiva.
Le caratteristiche della quarta ondata in Italia
Omicron, riduzione della validità del green pass
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Non è quindi escluso che venga richiesto un tampone per i vaccinati visto - come ricordato da Draghi - il calo dell'efficacia di alcuni vaccini nel prevenire il contagio. Contestualmente potrebbero essere decisi una riduzione della validità del green pass così come l'esclusione dei test antigenici per ottenere il green pass e un utilizzo più massiccio dello smart working per la pubblica amministrazione. Escluso invece l'allungamento delle vacanze scolastiche. "Sono consapevole della sofferenza che giovani hanno subito a causa delle restrizioni - ha detto Draghi - Faremo di tutto per evitare che quell'esperienza si ripeta. Servono precauzioni anche nella scuola, a partire da screening"
1'38"
"L'obbligo vaccinale resta sempre sullo sfondo, non è mai stato escluso - ha aggiunto il premier Mario Draghi - Oggi valuteremo se estenderlo ad altre categorie. Se i dati continuano a peggiorare l'obbligo vaccinale sarà oggetto di discussione in tempi brevissimi". Non è invece in discussione l'ipotesi di un lockdown per i non vaccinati.
Draghi: "Governo era contro Superbonus"
Quanto ai temi politici ed economici Draghi nel corso della conferenza stampa di fine anno ha spiegato come il governo fosse contrario all'esensione del superbonus edilizio poi superata dal Senato attraverso i fondi destinati agli interventi di natura parlamentare. "È una misura che ha indubbiamente dato molto beneficio, ma che ha anche creato distorsioni, come un aumento straordinario dei prezzi dei componenti necessari alle ristrutturazioni e all'efficientamento energetico", ha spiegato Draghi rilevando che "oggi un'unità di efficientamento costa molto di più di prima, le emissioni vanno giù ma non così tanto per assorbire aumento di prezzo. È la logica del 110% che non rende più la contrattazione di un prezzo importante rilevante". E, ha aggiunto: "E poi ha incentivato moltissime frodi, è di stamattina la segnalazione che ho ricevuto dall'Agenzia delle entrate che ha bloccato 4 miliardi di crediti che erano stati dati come cedibili".
"Il governo resta pronto a sostenere l'economia in caso di rallentamento", ha spiegato ancora il premier Draghi. "La sfida è far aumentare il tasso di crescita e risolvere le debolezze della nostra economia", ha aggiunto ricordando come siano stati raggiunti tutti i 51 obiettivi concordati con la Commissione Ue per accedere ai prestito Ue del Pnrr. Tra "due-tre mesi" ci sarà "la tranche dei prestiti previsti. L'Italia, i comuni, le regioni e il governo si muovono con determinazione e con forza, è importante essere all'erta perché il percorso è lungo e complesso, ma si può essere soddisfatti per quanto fatto quest'anno" ha detto Draghi.
Tra le novità annunciate dal premier un investimento da 4.5 miliardi per lanciare una costellazione di satelliti per l'osservazione della Terra in orbita bassa: "Il nome della costellazione sarà proposto dai giovani italiani con un concorso e lo faremo scegliere agli astronauti guidati da Samantha Cristoforetti". ha detto il presidente del Consiglio.
Le misure per le famiglie
"Il crollo della natalità è uno degli eventi più tristi" ha affermato Mario Draghi, argomentando: "Ci siamo chiesti dall'inizio quali siano le cause e avevo manifestato da subito un impegno ad agire. Il primo impegno era riuscire ad avere una abitazione di proprietà e molto ha fatto il governo per permettere ai giovani per permettere loro di acquistare casa. Il secondo aspetto è stato aiutare la donna a trovare lavoro. Sono mali che affliggono l'Italia da molti anni, il governo ha iniziato a invertire questo percorso. Si sono fatti progressi notevoli in direzione della famiglia, però resta un'insoddisfazione di fondo. Bisogna continuare a chiedersi perché e la precarietà del lavoro è sicuramente uno dei temi per cui si fatica a mettere su famiglia", ha aggiunto.
L'azione di governo può aver cominciato ad invertire un percorso lunghissimo con un impegno ampio, dagli asili nido al sostegno. Quindi l'impianto sociale. L'Assegno unico familiare è un passo straordinario nella assistenza alla famiglia. Passi avanti notevoli per la famiglia ne sono stati fatti, ma resta una insoddisfazione di fondo", conclude.
Draghi: "Escluso un nuovo condono"
Draghi ha escluso un nuovo condono delle cartelle esattoriali: "All'inizio fu fatto un provvedimento che rottamava le cartelle di piccolo importo che era, sostanzialmente, un minicondono. Lì, almeno per quanto mi riguarda, si ferma ogni azione di condono", ha detto il premier, che per combattere l'evasione fiscale ha sottolineato la necessità di "fare una riforma del sistema di riscossione". "Molte cose sono cambiate in questi mesi - ha osservato - in particolare nella capacità dell'Agenzia delle entrate di accedere alle banche dati" portando "dati un pochino migliorati. Ma la battaglia è lunga - ha concluso - e molte cose sono da fare e si faranno".
Migranti, Draghi: "Numeri non sostenibili"
Tra gli annunci di Draghi anche una misura per regolarizzare l'immigrazione: come spiegato dal premier il governo ha approvato il decreto flussi che andrà domani in Consiglio dei Ministri: "70mila persone potranno lavorare legalmente nell'industria italiana rispondendo a una richiesta che, specie nell'edilizia, è anche maggiore" ha detto Draghi.
Quirinale, Draghi: "Sono un nonno al servizio delle istituzioni"
Sul cosiddetto totoquirinale, ovvero la possibilità che Draghi prenda il posto del presidente della Repubblica uscente Sergio Mattarella, il premier ha dribblato più volte le domande seppure affermando come il governo possa continuare ad andare avanti al di là di chi lo guidi. "I miei destini personali non contano assolutamente niente. Non ho particolari aspirazioni di un tipo o dell'altro, sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni", ha detto Draghi rispondendo ad una domanda sul futuro dell'esecutivo. "La responsabilità della decisione - ha evidenziato - è interamente nelle mani delle forze politiche, non nelle mani di individui: sarebbe un fare offesa all'Italia, che è molto di più di persone individuali. La grandezza del Paese non è determinata da questo o quell'individuo ma da un complesso di forze, di persone e di sostegno politico che permettono di andare nella direzione giusta".
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Dribblata anche la domanda sulla eventuale candidatura di Berlusconi al Quirinale e se tale prospettiva metta a repentaglio l'Italia sui mercati. "Non sta a me dare queste valutazioni - ha detto il presidente del Consiglio - non sono più il presidente della Bce e credo che anche all'epoca", quando ricopriva quel ruolo, "non avrei mai dato valutazioni di questo tipo, che esondavano dal mio compito allora ed esondano dal mio compito oggi". "Avete visto che perché l'azione del governo continui ci vuole una maggioranza ampia, anche più ampia: è immaginabile che una maggioranza si spacchi per l'elezione del Presidente della Repubblica e magicamente si ricomponga per sostenere il governo? Uno scenario da temere", ha chiosato.
Qui in diretta la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti in collaborazione con l'Associazione della Stampa parlamentare.
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Armi, cade l’ultimo tabù: legalizzato il calibro "parabellum"
Il nuovo calibro di pistola diventa legale grazie ad un emendamento di Fratelli d'Italia
Abolito il divieto di usare il calibro 9x19 con le armi corte. La legge entrerà in vigore dopo quindici giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale perchè la normativa è stata approvata dalla Camera, che ha così recepito una normativa europea che aveva già stabilito nel 2020 la liceità di usare quel calibro per le armi corte.
A presentare l’emendamento era stato il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari che aveva definito la legge in vigore fino ad oggi una “anomalia tutta italiana”. Secondo Fazzolari la legalizzazione del 9×19 per uso civile avrà effetti positivi sia sui bilanci del settore armiero sia sulle competizioni sportive.
Infatti fino a ieri il calibro 9x19 era in uso solo alle forze dell’ordine perchè, secondo la normativa italiana, era da considerare come un’arma da guerra perchè in tali contesti era stata storicamente utilizzata. In quanto armi da guerra, erano proibite. Successivamente la giurisprudenza aveva stabilito come il calibro fosse da ritenere al pari delle armi comuni da sparo, rilevando l'inesistenza del requisito della "spiccata capacità offensiva”. Ma questa pronuncia, arrivata prima del 2010, non aveva portato ad una modifica della legge, che invece arriva oggi con il via libera all’emendamento della destra.
L'Aifa approva Novavax: il vaccino proteico arriva in Italia
La Commissione Tecnico Scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera: il ciclo prevede due dosi a distanza di tre settimane l'una dall'altra. Ecco come funziona e quali sono i possibi effetti collaterali
Via libera al vaccino anti-covid Novavax anche in Italia: la Commissione Tecnico Scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ha approvato l'utilizzo del vaccino Nuvaxovid (Novavax), rendendolo disponibile nell'intera indicazione autorizzata da Ema per i soggetti di età uguale o superiore ai 18 anni. La vaccinazione prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l'una dall'altra.
"I dati disponibili sul vaccino Nuvaxovid - rileva la Cts - hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia Covid-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. Il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale.
Come funziona il vaccino Novavax
Come funziona vaccino anti-covid Novavax? Il vaccino del colosso americano utilizza le proteine e quindi una tecnologia più tradizionale: per questo motivo si ritiene che possa convincere molti esitanti a vaccinarsi contro il covid. Gli 'ingredienti' di Nuvaxovid, il vaccino che viene somministrato con 2 dosi a 3 settimane l'una dall'altra, sono una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike che si trova sulla superficie del virus, e un 'adiuvante', una sostanza che aiuta a rafforzare la risposta immunitaria al vaccino.
Il sistema immunitario identifica la proteina come estranea e produce difese naturali - anticorpi e cellule T - contro di essa. Se in seguito la persona vaccinata entra in contatto con il coronavirus, il sistema immunitario riconoscerà la proteina Spike sul virus e sarà pronto ad attaccarla. Gli anticorpi e le cellule immunitarie possono proteggere da Covid lavorando insieme per uccidere il virus, impedire il suo ingresso nelle cellule e distruggere le cellule infette.
I risultati di due principali studi clinici esaminati dagli esperti dell'Ema mostrano che Nuvaxovid si è dimostrato efficace nel prevenire Covid-19 nelle persone dai 18 anni di età. I trial hanno coinvolto in totale oltre 45.000 persone. Nel primo studio, circa due terzi dei partecipanti hanno ricevuto il vaccino e agli altri è stata somministrata un'iniezione di placebo; nell'altro, i partecipanti erano equamente divisi tra Nuvaxovid e placebo.
Il primo studio, condotto in Messico e negli Stati Uniti, ha riscontrato una riduzione del 90,4% del numero di casi sintomatici di Covid-19 da 7 giorni dopo la seconda dose nelle persone che hanno ricevuto Nuvaxovid (14 casi su 17.312 persone) rispetto a quelle a cui è stato somministrato placebo (63 su 8.140).
Ciò significa, evidenzia l'Ema in una nota, che il vaccino ha avuto un'efficacia del 90,4% in questo studio. Anche il secondo studio condotto nel Regno Unito ha mostrato una riduzione simile del numero di casi sintomatici di Covid-19 nelle persone che hanno ricevuto Nuvaxovid (10 casi su 7.020 persone) rispetto al gruppo a cui è stato somministrato placebo (96 su 7.019), con un'efficacia dell'89,7%.
Presi insieme, dunque, i risultati dei due studi mostrano un'efficacia del vaccino per Nuvaxovid di circa il 90%. Il ceppo originale di Sars-CoV-2 e alcune varianti preoccupanti come Alpha e Beta erano i ceppi virali più comuni in circolazione durante i trial. Attualmente, precisa l'Ema, sono disponibili dati limitati sull'efficacia di Nuvaxovid contro altre varianti preoccupanti, inclusa Omicron.
Quando arriveranno le prime dosi in Italia
Le prime dosi del vaccino anti-Covid di Novavax dovrebbero arrivare ai Paesi membri dell'Ue "nei primi mesi del 2022", poiché le capitali ne hanno ordinate "per il primo trimestre 2022 circa 27 milioni di dosi", specifica la commissione europea. Il contratto di acquisto preliminare con Novavax è stato siglato dalla Commissione il 4 agosto 2021 e riguarda la fornitura ai Paesi membri dell'Ue di 100 milioni di dosi di vaccino, a partire dal primo trimestre del prossimo anno. Il contratto permette poi agli Stati di acquistare ulteriori 100 milioni di dosi, da consegnarsi nel corso del 2022 e del 2023. Le fiale di Novavax si aggiungono ai 2,4 miliardi di dosi acquistate o prenotate da Pfizer/BioNtech, ai 460 milioni di Moderna, 400 milioni di Astrazeneca e 400 milioni del farmaco di Janssen (Johnson & Johnson).
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Quali sono gli effetti collaterali
Gli effetti indesiderati osservati con Nuvaxovid negli studi, spiega l'Ema, sono stati generalmente lievi o moderati e sono scomparsi entro un paio di giorni dopo la vaccinazione. I più comuni sono risultati sensibilità o dolore al sito di iniezione, stanchezza, dolori muscolari, mal di testa, sensazione generale di malessere, dolori articolari e nausea o vomito. La sicurezza e l'efficacia del vaccino continueranno a essere monitorate man mano che verrà utilizzato in tutta l'Ue, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell'Unione e ulteriori studi da parte dell'azienda e delle autorità europee.