Gianluigi Piegari, il medico del 118 morto di Covid a 36 anni
In servizio sulle automediche aveva uno studio ad Albano Laziale. Tra pochi mesi sarebbe diventato papà
Come spiega RomaToday in un articolo firmato da Mauro Cifelli, il 36enne era medico in servizio 118 prima sulle ambulanze e poi sulle automediche ed era specializzato in chirurgia plastica. Molto spesso in postazione 118 ad Ostia è la stessa compagna con la quale si erano trasferiti da poco nella loro nuova casa di Cecchina a ricordare Gigi: "Era impossibile non amarlo - ricorda Martina con le lacrime agli occhi -. Una persona ben voluta da tutti, sempre pronta ad aiutare il prossimo. Era un uomo buono con tutti, non solo con i suoi pazienti a cui dedicava anima e cuore, oltre che la sua professionalità, ma anche con chi aveva appena conosciuto o con chi aveva avuto l'onore ed il piacere di incontrarlo".
"Ci amavamo da 25 anni, da quando eravamo piccoli. Siamo cresciuti ed abbiamo fatto la nostra vita sempre insieme. Ci eravamo da poco trasferiti nella nostra nuova casa a Cecchina dove volevamo far crescere nostro figlio. Ancora non riesco a credere che non sia più qui con me".
Specializzato in chirurgia estetica, Gianluigi Andrea Piegari, oltre a prestare servizio per il 118, aveva uno studio ad Albano Laziale, nei locali dove il papà aveva il suo studio dentistico. Sempre pronto ad aiutare gli altri, soprattutto in questo ultimo anno e mezzo caraterizzato dall'emergenza Coronavirus, a fine agosto ha contratto il Covid19 dopo un intervento in codice rosso ad un paziente positivo. Altruismo che Gigi ha pagato con la sua vita. Ricoverato in terapia intensiva al Columbus Gemelli Gianluigi Andrea Piegari è venuto a mancare dopo un mese in cui ha lottato con tutte le sue forze in un letto del reparto di terapia intensiva.
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