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Pensioni, i nuovi lavori gravosi: per 500mila persone l'assegno Inps arriva prima

Mezzo milione di lavoratori potranno (forse) andare in pensione in anticipo grazie alla revisione dei cosiddetti lavori gravosi

Oggi sono 15 i lavori considerati gravosi, ma questo elenco di persone che possono andare in pensione in anticipo è destinato ad allargarsi, probabilmente già con la prossima riforma del sistema previdenziale. La commissione sui "lavori gravosi" ha infatti chiuso l’istruttoria per revisionare l'elenco delle professioni particolarmente pesanti che danno diritti a ritirarsi dal lavoro in anticipo. Nella proposta che ora passerà ora al vaglio dei ministeri dell’Economia e del Lavoro guidati da Daniele Franco e Andrea Orlando si passa da 15 a 57 gruppi e da 65 a 203 mansioni.

La revisione operata dalla commissione - che sarebbe dovuta iniziare nel 2018 ma è iniziata solo nella scorsa primavera - ha tenuto conto della frequenza degli infortuni così come del numero di giornate medie di assenza per infortunio e malattia. Alla fine delle valutazioni se le indicazioni troveranno attuazione la platea si allarghera a mezzo milione di lavoratori.

Mezzo milione di lavoratori in pensione in anticipo

L'obiettivo - in vista dell’addio a Quota 100 a fine 2021 - è quello di estendere l'elenco dei lavori gravosi consentendo a più lavoratori di anticipare la pensione usufruendo dell'indennità della cosiddetta Ape sociale. Negli ultimi 4 anni il 61% delle richieste è stato bocciato proprio perché chi lo aveva richiesto non rientrava non nelle mansioni gravose.

Grazie alla revisione della platea oltre 500mila persone potrebbero accedere a questo anticipo pensionistico che prevede che si maturi l'assegno Inps a 63 anni con 36 di contributi a patto di aver svolto una mansione gravosa per 6 anni negli ultimi 7 o 7 negli ultimi 10. L'Ape sociale "rafforzata" viene corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all'età per la vecchiaia.

Il presidente della commissione sui lavori gravosi, il giuslavorista Cesare Damiano, ha spiegato che all'enco Inail sono state aggiunte anche due liste Inps che comprendono tutte quelle mansioni gravose affini a quelle coperte dall'Ape sociale ma fin qui escluse.

Le nuove mansioni ritenute gravose

Ad andare in pensione in anticipo saranno quindi chi si occupa di lavori manuali svolti nel campo della manifattura, dell'edilizia e dell'agricoltura.

Nell’allargamento delle mansioni gravose, così come stilato dalla commissione, sono stati inseriti lavori come quello dei bidelli, dei saldatori, dei tassisti, dei falegnami, dei conduttori di autobus e tranvieri, dei benzinai, dei macellai, dei panettieri, degli insegnanti di scuole elementari, dei commessi e dei cassieri, degli operatori sanitari qualificati, dei magazzinieri, dei portantini, dei forestali, dei verniciatori industriali.

Quali sono i lavori gravosi

Come linea sono ritenuti gravosi chi si occupa di lavori manuali nelle categorie della:

  • manifattura;
  • edilizia;
  • agricoltura e operai forestali;
  • conduttori d’impianti e di macchinari pesanti;
  • il personale dei servizi sanitari e sociali.

Oggi sono ritenuti meritevoli di andare in pensione con l'ape social:

  • Gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; 3) conciatori di pelli e di pellicce;
  • Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • Conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • Personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • Addetti all’assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • Insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • Facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
  • Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

Fin qui erano categorie previste dalla legge 232/2016 cui si sono aggiunte quattro con la legge 205/2017

  • Siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nel perimetro dei lavori usuranti;
  • Operai dell’agricoltura, della zootecnia e pesca;
  • Pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare dipendenti o soci di cooperative;
  • Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e acque interne.

A questi come abbiamo visto si aggiungeranno tutti i lavoratori ritenuti affini. 

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