Migliaia di migranti continuano ad essere riportati indietro dalla guardia costiera libica
Secondo l'Oim, quasi un migrante su due partito dalla Libia è stato intercettato e riportato indietro, con il rischio di subire nuove violenze e violazioni dei diritti umani. Numeri in crescita rispetto agli anni passati quando al Viminale c'erano Salvini e Minniti
Dall'inizio dell'anno sono più di 26mila i migranti intercettati nel Mediterraneo dalla Guardia Costiera libica e riportati indietro, con il rischio di subire nuove violenze e violazioni dei diritti umani. È l'allarme lanciato dall'Oim, l'organizzazione mondiale delle migrazioni, che sottolinea come rispetto al 2020 il numero delle persone riportate in Libia sia quasi raddoppiato: in tutto lo scorso anno furono 11.981. Lungo la rotta del Mediterraneo centrale inoltre dal 1 gennaio ad oggi sono morte 493 persone e 686 risultano disperse. A inizio ottobre, l'Oim aveva calcolato che dal 1 gennaio al 30 settembre quasi un migrante su due partito dalla
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