Vaccini, l'Italia sfiora il traguardo di Figliuolo: i vaccinati sono il 78,4%
Il commissario per l'emergenza coronavirus a inizio settembre aveva auspicato di toccare l'80% della popolazione immunizzata entro la fine del mese. Alcune Regioni ce l'hanno fatta, ma la media nazionale resta sotto
Settembre è ormai archiviato, scuole e uffici sono tornati a riempiersi ed è tempo di bilanci per la campagna vaccinale. Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, aveva infatti fissato a settembre il traguardo primario: vaccinare completamente contro il coronavirus l’80% della popolazione. E al primo di ottobre l'Italia resta sotto, mentre a livello regionale qualcuno è riuscito nell'impresa.
Partiamo con la media nazionale: stando ai dati governativi, al primo ottobre il 78,74% della popolazione over 12 (che è la platea presa in considerazione per la campagna vaccinale) risulta vaccinata completamente, pari a 42.524.705 persone, contro i 43milioni e 200mila cittadini dai 12 anni in su che rappresentano l’80% della popolazione italiana.
Vaccini Covid, l'Italia a un soffio dall'obiettivo dell'80% di vaccinati
L’80% viene superato quando si parla soltanto della prima dose: l’83,71% della popolazione over 12 ha ricevuto almeno una dose, e una minima percentuale (8,5%) ha ricevuto al dose “booster” o il richiamo. Poco più di 79.000 persone, ma i dati sono ancora estremamente parziali perché quella che viene chiamata comunemente “terza dose” (che è un booster per chi ha avuto scarsa o nulla reazione immunitaria alle prime due dosi, o un richiamo per le fasce di popolazione più fragili) è iniziata il 20 settembre con tempistiche diverse a seconda delle regioni. Della totalità delle dosi consegnate in Italia, quasi 99 milioni, ne sono state somministrate l’85,8%, e cioè 84.802.925 dosi di vaccino.
Venendo ai dati dei vaccini suddivisi per fasce d’età, e messi in relazione alla platea, senza molte sorprese è la fascia over 80 a risultare più coperta in Italia: la platea di over 80 da vaccinare è di 4.562.910 persone, e ha completato il ciclo il 92,85%. La fascia che a oggi risulta più “indietro” è quella dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni, che d’altro canto sono partiti dopo con le somministrazioni: il 59,22% risulta completamente immunizzato. Ampiamente sopra l’80% le fasce 70-79 (89,98%) e 60-69 (86,03%), mentre la fascia 50-59 lo supera appena (80,3%). Le restanti fasce, a livello nazionale sono invece ancora sotto la soglia dell’80%.
Fonte Governo
In dieci regioni superato il traguardo dell'80% di vaccinati
I numeri variano quando si analizza il quadro regione per regione, e anche in base ai riferimenti di cui si tiene conto: se si osservano le dosi somministrate in rapporto a quelle consegnate, tutte le regioni italiane sono sopra l’80% di somministrazioni, ma le percentuali oscillano se si rapportano le persone vaccinate al totale della platea. Al 30 settembre le Regioni che sono riuscite a superare il target dell’80% di cittadini vaccinati sono Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Umbria e Sardegna. La Lombardia, superata la fase critica di qualche mese fa, traina la campagna con 7.608.435 persone vaccinate, e le fasce 40-49 e 30-39 sono le uniche in cui non si è toccato (di poco) l’80% di cicli completati insieme con quella 12-19, che si attesta al 66%.
Fonte Governo
Rispetto a quanto auspicato dal generale Figliuolo, insomma, l’obiettivo di avere l’80% di popolazione vaccinabile vaccinata entro ottobre non è stato centrato, anche se per poco. Poco meno della metà delle Regioni sono riuscite invece a superarlo, mentre le restanti vi si avvicinano, più o meno velocemente. I dati evidenziano inoltre un rallentamento nella somministrazione dopo i picchi raggiunti in estate, rallentamento dovuto a un insieme di variabili: da un lato la “corsa” al vaccino per le vacanze, dall’altro il fatto che il numero di vaccinati che con il passare del tempo aumenta mentre proporzionalmente diminuisce il numero di vaccinazioni da somministrare su base settimanale. La campagna vaccinale potrebbe però fare un balzo ulteriore in avanti nelle prime due settimane di ottobre, complice l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per la stragrande maggioranza del mondo del lavoro.
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