Uccisa dall'ex che aveva già fatto arrestare per stalking: femminicidi, sono 108 da inizio anno
L'ultima a perdere la vita è stata Juana Cecilia Hazana Loayza, uccisa a coltellate in un parco di Reggio Emilia
L’ultima è Juana Cecilia Hazana Loayza, uccisa a coltellate in un parco pubblico a Reggio Emilia: l’ennesima vittima di femminicidio, la quarta in meno di una settimana in Emilia Romagna, 108 in Italia da inizio anno.
Più si avvicina il 25 novembre, Giornata internazionale della violenza sulle donne, più sale la conta delle donne morte per mano di un uomo. Juana Cecilia aveva 34 anni, era nata in Perù e da anni viveva in Emilia Romagna. Il suo corpo trafitto da numerose coltellate è stato trovato sabato mattina nel parco di via Patti da un passante. Poche ore dopo in caserma è stato portato l’ex compagno: ha confessato di averla aggredita e uccisa, in passato era già stato arrestato per stalking.
Bisogna andare indietro solo di qualche giorno per trovare altre vittime, altre atrocità. Elisa Mulas è stata uccisa con la mamma Simonetta Fontana e i due figli di 2 e 5 anni da Nabil Dhahri, l’ex compagno, nell’appartamento che condividevano a Sassuolo. Lei l’aveva lasciato da poco, e lui per tutta risposta ha impugnato il coltello e ha fatto una strage. Si è salvata solo la figlia di 11 anni, che nei minuti in cui andava in scena l’orrore era a scuola, e il nonno bloccato a letto.
Ancora, Anna Bernardi, 67 anni, è stata uccisa dal marito 71enne malato di Alzheimer nella loro casa di Salto, piccola frazione dell’Appenino modenese. Dopo averle tagliato la gola l’uomo ha provato a togliersi la vita, ma è stato salvato. Due giorni dopo, sempre a Modena, un 48enne ha ucciso l'anziana madre e poi lo ha confessato a un am
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