Alimenti a calorie negative: quali sono e perché fanno dimagrire
“Se inseriti in una dieta varia ed equilibrata, aiutano a perdere peso o a mantenerne il controllo nel tempo, grazie al loro potere saziante”. L’intervista alla dott.ssa Diana De Falco
Sembra incredibile, ma esistono in natura alcuni alimenti che non solo non fanno ingrassare, ma che ci fanno consumare, già durante la masticazione, più calorie di quelle che forniscono mangiandoli. Questi cibi sono detti “a calorie negative” o “a zero calorie”. Ma quali sono questi alimenti? E come poterli utilizzare al meglio per perdere peso? A rispondere alle nostre domande la dott.ssa, biologa nutrizionista, Diana De Falco, che ci suggerisce anche alcune strategie utili per integrarli adeguatamente nella dieta quotidiana.
Dott.ssa, cosa si intende per alimenti a calorie negative?
“Per alimenti a “calorie negative” si intendono tutti quegli alimenti che hanno così poche calorie da risultare “negative”. Mi spiego meglio. Ogni volta che mastichiamo, ingeriamo e digeriamo un alimento, impieghiamo un certo carico energetico e pertanto consumiamo delle calorie. Tale meccanismo, noto come "termogenesi indotta dalla dieta", incide per una certa percentuale, anche abbastanza rilevante, sulle calorie totali che spendiamo ogni giorno. Cosa accade quando consumiamo gli alimenti “a calorie negative”? Per digerire questi cibi il processo implica un maggiore dispendio energetico rispetto alle calorie fornite dell’alimento stesso, per questo vengono definiti "alimenti a zero calorie"”.
In che modo questi alimenti posso aiutare a far perdere peso?
“Ovviamente non dobbiamo considerare questi alimenti come “miracolosi” o al tempo stesso pensare di stilare una dieta sulla base esclusiva degli stessi ma, inseriti all’interno di una dieta varia ed equilibrata, aiutano di certo a perdere peso o a mantenerne un controllo nel tempo. Questo perché la peculiarità degli alimenti con pochissime calorie è di essere molto nutrienti e di avere un ottimo potere saziante, grazie all’elevato contenuto di acqua e fibre”.
Può stilarci un elenco di questi alimenti, dei più comuni?
“Tra i più comuni, l'alimeno a calorie negative per eccellenza è di sicuro l’acqua, che è alla base dei processi vitali. Ci sono poi alimenti che vantano un minore apporto calorico in riferimento ai 100 grammi di prodotto e una buona fonte di acqua, fibre e/o sali minerali, tra questi abbiamo:
- Il sedano che apporta 20 calorie per 100 grammi;
- I cetrioli che essendo ricchi in acqua hanno un apporto di soli 14 calorie per 100 grammi;
- I finocchi con un apporto di circa 30 calorie per 100 grammi;
- I ravanelli hanno un buon contenuto di potassio oltre che un basso apporto calorico: 16 calorie per 100 grammi di prodotto;
- I funghi anche questi ricchi in sali minerali e con sole 22 calorie per 100 grammi o la rucola anch’essa ricca in sali minerali e meno di 30 calorie per 100 grammi;
- La lattuga con soli 15 calorie per 100 grammi o gli spinaci con sole 23 calorie per 100 grammi di prodotto;
- Le zucchine ottime da consumarsi come contorno o abbinate a fonti di carboidrati, come gli stessi broccoli o cavolo o cavolfiore o asparagi tutti dalle pochissime calorie e dalle ottime proprietà nutrizionali;
- Tra i frutti abbiamo il pompelmo o le mele o le fragole”.
Come sfruttare al meglio questi alimenti? Come inserirli in una dieta sana?
“Un modo utile per sfruttare al meglio questi alimenti è inserirli tra gli spuntini: ad esempio, tra gli alimenti sopra elencati, sedano o finocchio o ravanelli in quanto consumandoli a crudo si sfrutta quello che è l’impatto calorico negativo, ottenendo inoltre un ottimo effetto saziante. Nel caso di verdure è utile abbinarle alle fonti di carboidrati (pasta o cereali) in modo da avere un controllo del carico glicemico del pasto o consumati 15 minuti prima del pasto aiuteranno di certo non solo il processo digestivo ma, anche un maggior controllo di quello che è l’assorbimento di grassi e zuccheri”.
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