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Ecco perché non dovresti utilizzare gli auricolari per troppo tempo: tutti i danni per le orecchie

Secondo una ricerca, l’uso prolungato di dispositivi in-ear può ostacolare il naturale processo di autopulizia che svolge il cerume, esponendo le orecchie a un maggior rischio di infezioni e problemi all'udito

Con la pandemia si è registrato un notevole aumento dell’utilizzo degli auricolari anche fra chi, prima dell’emergenza Covid, li usava solo sporadicamente. E’ bene, quindi, sapere che un loro uso prolungato nel tempo può essere dannoso per le orecchie e l’udito. A differenza delle cuffie a padiglione, che diffondono il suono in modo omogeneo, questi dispositivi lo indirizzano direttamente all’interno del canale uditivo, e questa modalità di trasmissione non è salutare per l’orecchio, soprattutto quando si ascolta ad un volume troppo alto o per troppo tempo.

Ma cosa accade alle nostre orecchie quando usiamo gli auricolari? E perché dopo averli indossati abbiamo la sensazione che le orecchie siano più appiccicose o cerose? Sebbene gli auricolari wireless siamo abbastanza nuovi sul mercato, esistono già numerosi studi sugli effetti dell’utilizzo dei dispositivi in-ear, cioè che si inseriscono nel condotto uditivo come gli apparecchi acustici. Una recente ricerca australiana della Bond University suggerisce che il normale uso di auricolari non provoca generalmente alcun problema, ma se questi dispositivi vengono utilizzati per un tempo prolungato possono portare a una serie di disturbi legati al processo di autopulizia messo in atto dal cerume, espondo le orecchie a un maggior rischio di infezioni e danni all’udito.

La funzione protettiva del cerume

La produzione di cerume è un processo normale sia nell'uomo che in molti altri mammiferi. Nelle nostre orecchie dovrebbe esserci sempre un sottile strato di cera nel condotto uditivo esterno, poiché questa sostanza impermeabile protegge da insetti, batteri e acqua, e previene le infezioni. Il cerume viene prodotto dalle ghiandole sebacee e delle ghiandole sudoripare dei follicoli piliferi, che intrappolano polvere, batteri, funghi, peli e cellule morte della pelle per formare la cera. Possiamo immaginare il nostro condotto uditivo esterno come un sistema di scale mobili (aiutato anche dai movimenti naturali della mascella), con la cera che si sposta sempre verso l’esterno. Una volta che il cerume raggiunge la fine delle scale mobili, cade giù semplicemente, ripulendo così l’orecchio.

Come gli auricolari possono danneggiare le orecchie

L’orecchio, quindi, si autopulisce e svolge al meglio la sua funzione senza ostacoli. Tuttavia, tutto quel che blocca questo processo può causare problemi all’udito. Il normale uso dei dispositivi in-ear non causa problemi. Ma un loro uso prolungato, ad esempio per tutto il giorno, potrebbe:

  • comprimere il cerume, rendendolo meno fluido e più difficile da espellere naturalmente;
  • compattare il cerume generando infiammazione;
  • ostacolare il flusso d'aria e impedire che il cerume bagnato si secchi. Quando il cerume mantiene la sua viscosità per periodi di tempo prolungati, tende ad accumularsi;
  • intrappolare il sudore e l'umidità nelle orecchie, rendendole più soggette a infezioni batteriche e fungine;
  • creare una barriera all'espulsione naturale del cerume, che finisce per stimolare le ghiandole secretorie e aumentare la produzione di cerume;
  • ridurre l'igiene generale dell'orecchio, se i cuscinetti degli auricolari non vengono puliti correttamente o contaminati da batteri o agenti infettivi;
  • danneggiare l'udito se il volume è troppo alto.

Cosa accade se si accumula un eccesso di cerume?

Se si accumula un eccesso di cerume si possono avere problemi di udito, insieme ad altri sintomi come dolore, vertigini, tinnito, prurito e vertigini. Se non si può far a meno di utilizzare gli auricolari per un periodo di tempo prolungato, l'uso di cuffie over-ear (sopra le orecchie) può essere una soluzione per evitare danni alle orecchie. Questi dispositivi consentono un maggior flusso d'aria rispetto agli auricolari in-ear. Inoltre, poiché si trovano all'esterno del condotto uditivo, hanno anche meno probabilità di causare la compattazione del cerume che facilita l'ingresso di batteri e agenti patogeni nel condotto uditivo. Tuttavia, la soluzione migliore rimane sempre e comunque lasciare le orecchie libere per più tempo possibile.

Come aver cura delle orecchie

Il modo migliore per aver cura delle orecchie è lasciarle stare. Non è consigliabile utilizzare frequentemente i cotton fioc, poiché questi possono spingere indietro, nel condotto uditivo, il cerume. Come non sono utili i metodi tradizionali, come le gocce di olio d'oliva o le candele per le orecchie, perché potrebbero anche avere effetti negativi sulle orecchie. ll consiglio più antico del mondo è, quindi, non far nulla. L’orecchio ha un suo processo di autopulizia e bisogna fare in modo che questo avvenga in modo naturale senza che nulla lo ostacoli. In conclusione, gli auricolari possono essere utilizzati ma per un tempo limitati e ad un volume non troppo alto. Se si soffre di tappi di cerume o di problemi di udito correlati, la soluzione migliore è affidarsi a uno specialista.

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